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    Il punto del Comitato Organizzatore Taranto 2026 sui fondi del Governo

    Marzo 13, 2023

    Il contesto – Il Comitato Organizzatore TA2026 è costituito dal Comune di Taranto, dalla Provincia di Taranto, dalla Regione Puglia, dal CONI e dal Governo italiano. E’ stato costituito nel giugno 2020 dopo l’assegnazione dei Giochi a Taranto avvenuta il 30 agosto 2019 a Patrasso.

    Il Comune di Taranto con il supporto fondamentale della Regione Puglia ha predisposto il dossier di candidatura che contiene già un programma sportivo per lo svolgimento dei Giochi e un masterplan in cui sono stati individuati gli impianti sportivi necessari sulla base di criteri di sostenibilità (il 90% sono impianti già esistenti da riqualificare) e sulla base dell’eredità sportiva e sociale per il territorio. Infatti la candidatura nasce dall’elaborazione del Piano Strategico di Taranto con l’obiettivo di avviare la transizione ambientale, energetica e socio-economica del territorio Jonico attraverso la valorizzazione dell’identità storico-culturale, del suo rapporto con il Mediterraneo individuando nuove forme di sviluppo ecosostenibile.

    Quindi il Comitato TA2026 ha predisposto un primo masterplan nel 2020 con l’individuazione degli impianti sportivi e delle relative città coinvolte nell’organizzazione della manifestazione. Per ciascun impianto è stato definito un progetto preliminare con un quadro esigenziale che prevede l’adeguamento delle strutture per garantire la piena funzionalità sia per l’attività sportiva ordinaria sia per consentire la rispondenza alle esigenze della manifestazione sportiva internazionale olimpica.

    Ciascun Comune interessato ha confermato la propria adesione a ospitare l’evento mediante impegni amministrativi formali, in analogia a quanto già fatto dal Comune di Taranto e dalla Regione Puglia nei confronti del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIJM), mettendo a disposizione i propri impianti sportivi per il periodo dei Giochi e per i “test events” che saranno organizzati nel periodo precedente i XX Giochi Taranto 2026. Inoltre i Comuni interessati si sono impegnati a predisporre un progetto di adeguamento degli impianti sportivi seguendo le indicazioni del Comitato e nel rispetto del cronoprogramma concordato.

    Per il finanziamento degli interventi erano stimati 296 mln di cui 200 a carico dello Stato, 50 della Regione Puglia, 38 dei Comuni interessati e 8 per gli impianti privati.

    I 3 Governi 2019-2022 – I 3 Governi succedutisi dal 2019 al 2022 hanno sempre manifestato interesse a sostenere l’evento essendo state presentate ben 4 mozioni parlamentari a sostegno di Taranto 2026 da parte di tutti i gruppi parlamentari. Nel 2020 nella Legge di bilancio sono stati previsti, grazie ad una proposta a firma dell’On. Ubaldo Pagano, i primi 4,5 mln (spalmati in tre anni dal 2021 al 2023) per sostenere le spese organizzative. Anche la Regione Puglia ha stanziato risorse di spesa corrente dal 2019 al 2022 per oltre 1,5 mln per sostenere prima la predisposizione del piano strategico e il dossier di candidatura e poi per avviare le progettazioni più rilevanti quali la piscina olimpica, il centro nautico presso la Stazione Torpediniere, le palestre polifunzionali e gli interventi di messa in sicurezza idraulica del quartiere Salinella. Quindi nell’ultimo bilancio approvato ha stanziato ulteriori 1,5 mln per sostenere le attività organizzative e promozionali del Comitato Organizzatore per gli anni 2023-2024 e 2025.

    Nel 2021 è stata avviata una fitta interlocuzione con il Governo per prevedere il finanziamento degli interventi di realizzazione e adeguamento degli impianti sportivi e nel febbraio 2022, con la legge sui ristori post covid, è stato approvato uno stanziamento di 150 mln a favore dei Giochi Taranto 2026, la cui attuazione è subordinata all’approvazione di un successivo DPCM a cura del Ministero per la Coesione territoriale. Sono stati prodotti e consegnati all’Agenzia della Coesione e al Dipartimento per lo Sport numerosi documenti che riportavano le schede di ciascun impianto, i progetti preliminari e i preventivi di spesa nonché le varie documentazioni richieste. E’ stata predisposta una bozza del Decreto individuando i 32 interventi prioritari da finanziare con i primi 150 mln disponibili stralciando alcuni interventi ritenuti non indispensabili e riducendo l’importo di altri interventi in attesa di poterli implementare dopo il reperimento di ulteriori dotazioni finanziarie.

    L’allora Ministro per la Coesione On. Mara Carfagna ha avviato la prevista concertazione con gli altri Ministeri coinvolti e con la Regione Puglia e ha portato la proposta di ripartizione degli interventi in discussione nel comitato di indirizzo del CIS (Contratto interistituzionale di sviluppo) inviandola contestualmente a tutti i Comuni interessati per acquisirne la condivisione.

    Il MEF ha chiesto l’aggiornamento dei cronoprogrammi (visto il tempo trascorso dalla predisposizione del masterplan) e alcune precisazioni sul decreto. Di intesa con l’Agenzia della coesione abbiamo aggiornato i crono programmi, illustrato le motivazioni delle scelte effettuate nell’ambito del comitato per l’individuazione degli impianti sportivi interessati, e nel mese di luglio 2022 è stata riportata tutta la documentazione aggiornata nella disponibilità del Ministro in attesa della conclusione dell’iter procedurale per la firma del DPCM.

    Purtroppo il DPCM non è stato varato dal governo Draghi e vi è stato il cambio di Governo a ottobre 2022.

    L’ultimo Governo – Dopo le prime interlocuzioni con i Ministri incaricati è stata ritrasmessa la documentazione a corredo della bozza di DPCM comprendente la relazione sulle scelte per gli interventi da finanziare limitatamente ai 150 mln disponibili, l’elenco degli interventi e i crono programmi per singolo intervento, il programma organizzativo aggiornato.

    Il 6 dicembre i Ministri Fitto e Abodi hanno richiesto la documentazione riferita all’elenco di interventi da finanziare con i 150 mln disponibili che è stata prontamente reinviata dal Comitato e comprende l’elenco con i singoli interventi e il relativo crono programma (le scadenze per elaborare i vari progetti, l’approvazione progetti, le procedure di appalto, l’esecuzione dei lavori). Nell’incontro del 31 gennaio i Ministri hanno richiesto ulteriore documentazione e in particolare informazioni circa altri interventi infrastrutturali previsti per i Giochi  (già finanziati con altre risorse nell’ambito del CIS), un dettaglio comparativo con gli interventi del Masterplan completo (quello del 2020) rispetto all’elenco più ristretto di interventi previsto per l’utilizzo dei 150 mln disponibili e un aggiornamento del budget considerando gli incrementi dei prezzi degli ultimi 2 anni. Inoltre è stata richiesta una valutazione dell’impatto economico degli investimenti sul territorio.

    Tutto ciò è stato trasmesso al Governo con nota del 21 febbraio a integrazione di quanto già trasmesso il 6 dicembre e dell’ulteriore documentazione istruttoria già inviata al dipartimento Sport e al Ministero della Coesione nel corso del 2021.

    L’ultima lettera dei Ministri – Con riferimento specifico alle perplessità contenute nella nota del 10 marzo a firma dei Ministri Fitto e Abodi si osserva quanto segue:

    • Il criterio di scelta degli impianti sportivi del masterplan è contenuto nell’apposita relazione già inviata in precedenza sia per la definizione del masterplan sia per la selezione degli interventi da finanziare con la prima tranche di finanziamenti disponibili.
    • Gli impianti citati dai Ministri erano già stati stralciati in precedenza per le note carenze economiche di budget e comunque con specifiche motivazioni già assunte dal Comitato Organizzatore. Si tratta comunque di impianti previsti inizialmente per allenamenti (via Cugini, Francavilla, palestra Salinella) o sostituibili con impianti più performanti (tiro a segno). D’altronde per ridimensionare il budget da 296 a 150 mln era indispensabile operare scelte di priorità.
    • La destinazione dei 150 mln con il relativo elenco di interventi è rimasto invariato in quanto già oggetto di istruttoria da parte dei vari Ministeri coinvolti e condiviso con gli stessi Comuni interessati. Quindi resta valido l’elenco già inviato e allegato alla bozza di DPCM con i relativi crono programmi.
    • Gli incrementi di valore del costo dei singoli interventi è stato valutato in maniera parametrica come d’altronde è stato previsto anche nel masterplan originario, trattandosi di quantificazione di costi sulla base di progetti preliminari.
    • Le spese per gli allestimenti specialistici relativi a tutti i siti sportivi e ai siti organizzativi (attrezzature e allestimenti temporanei, arredi, tecnologie e impiantistica per gli eventi sportivi internazionali ecc) erano previsti fin dall’inizio nel masterplan e posti in apposita previsione economica separata. Nell’aggiornamento prodotto sono state distinte le attrezzature e tecnologie che resteranno installate presso gli impianti sportivi e che andrebbero finanziati con spesa per investimenti rispetto agli allestimenti temporanei che saranno montati per le competizioni e smontate a fine manifestazione (tribune provvisorie, gazebo, metal detector ecc) che andrebbero finanziate con la spesa corrente.
    • Sono state integrate una serie di informazioni sulle infrastrutture previste e già finanziate nell’ambito del CIS con dettagliate notizie circa la tipologia di finanziamenti previsti e il relativo impatto economico sul territorio sia in chiave di ritorni diretti e indiretti sia in riferimento al numero di occupati previsti, secondo gli standard e i parametri normalmente utilizzati per gli investimenti europei. Analoghe valutazioni sono state sviluppate per l’impatto economico derivante dagli investimenti previsti per l’adeguamento della rete impiantistica territoriale nonché per i ritorni economici diretti e indiretti necessari per l’organizzazione dell’evento internazionale.
    • A causa dell’incremento di spesa dovuto all’inflazione è stato ritenuto indispensabile eliminare alcuni impianti previsti inizialmente nel masterplan in modo da restare all’intero dei 296 milioni previsti inizialmente ancorché non del tutto coperti finanziariamente.
    • E’ evidente che un masterplan definitivo e una previsione finale di interventi sarà possibile soltanto all’esito delle effettive disponibilità di budget comprendente fondi statali, regionali ed eventuali cofinanziamenti da parte dei Comuni interessati.

    Si evidenzia che, sul presupposto di avere al più presto la disponibilità economica da parte del Governo, gli interventi previsti nell’elenco inviato ai Ministri sono realizzabili in tempo utile per i Giochi considerando che si tratta, per la gran parte, di interventi di adeguamento di impianti esistenti. 

    Per quanto riguarda la richiesta sulla disponibilità di fondi regionali si evidenzia quanto già dichiarato nella riunione del 31 gennaio scorso ovvero che la Regione Puglia intende destinare a Taranto 70 milioni dei fondi FSC destinati per la gran parte alle Regioni del Sud e di cui si attende la messa a disposizione da parte del Governo.

    Infine per quanto riguarda il villaggio Mediterraneo non vi è nessuna richiesta al Governo né sono mai state previste ipotesi di spesa per l’eventuale costruzione del villaggio in quanto si è chiarito fin dal principio che saranno utilizzati villaggi turistici esistenti ovvero in alternativa si potrebbe noleggiare una nave da crociera da ormeggiare nel porto di Taranto. Per entrambe le ipotesi vi è tutto il tempo perché il Comitato Organizzatore, di intesa con i Comitato Olimpici internazionali, assuma le decisioni finali.

    Ad ogni buon conto poiché tutto quanto evidenziato risulta già agli atti, oppure può essere facilmente illustrato e chiarito, si ritiene molto più proficua e rapida un’interlocuzione diretta e sollecita poiché l’unico aspetto evidente è che il Comitato Organizzatore rappresenta la città di Taranto e l’intera Provincia, la Regione Puglia, il Comitato Olimpico ma anche il Governo che ne fa parte integrante e, all’interno del Comitato, potrà indirizzare anche le importanti decisioni da assumere per rappresentare al meglio l’Italia e valorizzare il proprio ruolo nel Mediterraneo.

    Alla luce di tutto ciò, il Comitato Organizzatore chiede un incontro urgente col Governo.